Secondo il Ministero della Salute, gli integratori alimentari sono: “prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, in particolare, ma non in via esclusiva, aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti, in forme predosate”. (DLG 21 maggio 2004 n. 169 art. 2).
Non tutti, al giorno d’oggi, riescono ad avere una dieta corretta e bilanciata che sia salutare per l’organismo, in parte anche a causa di un errato stile di vita (eccessivo stress, sedentarietà, fumo, alcool, alimentazione a base di cibi devitalizzati, etc.).
L’assunzione di integratori non deve, però, essere mai inteso come sostituto di una dieta corretta né compensazione di un errato stile di vita, ma serve a integrare situazioni o momenti della vita in cui è necessario un “aumentato fabbisogno” (periodi di stress, crescita, terza età, gravidanza, allattamento, menopausa, convalescenze, intensa attività̀ fisica, cura antibiotica, durante le mestruazioni).
In queste situazioni, l’assunzione di impiego di integratori alimentari diventa una condizione necessaria per favorire i normali processi fisiologici che aiutano a mantenere le funzioni dell’organismo in una situazione di equilibrio (omeostasi*), indispensabile per un buono stato di salute. Qualora questo equilibrio venisse molto alterato (stato di patologia), bisogna ricorrere al consiglio del medico, che prescriverà cure adeguate.